Archivi del mese: febbraio 2016

L’uragano “Hard Rock”

A fine anni ’60, i giovani erano stanchi non solo del “da-da-umpa”, ma anche del classico rock dei Rolling Stones, Chuck Berry, Beatles e simili. Serviva più grinta, più chitarre distorte, più tecnica… insomma, serviva nuova linfa. Nel 1967, un certo afroamericano chiamato Jimi Hendrix si esibì per la prima volta al festival di Monterey, California, e – grazie alla sua innovativa tecnica chitarristica – lasciò tutti (ma proprio
tutti) a bocca aperta.

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Sport estremi: quando la passione è follia

BASE_Jumping_from_Sapphire_Tower_in_Istanbul

ADDIO ARMIN
Pochi giorni fa, il mondo dello sport italiano ha perso uno dei suoi interpreti più folli e geniali: ci ha lasciato alla giovane età di 28 anni l’altoatesino Armin Holzer, campione del
mondo di slackline. Lo specialista di camminate sospeso nel vuoto è infatti tragicamente
morto col parapendi, a causa di problemi alla vela, tra le montagne del Trentino Alto
Adige. Il ragazzo era una vera propria star degli sport estremi. Appassionato di arrampicata,
snowboard e sci fuori pista, è diventato famoso nel corso degli anni per le sue
innumerevoli imprese in giro per il mondo. Nel 2012 ha addirittura stabilito il record
mondiale di slackline (la sua più grande passione), passeggiando a quota 5000 metri sospeso nel vuoto tra le montagne della Cina! Purtroppo però, questo è soltanto l’ultimo
caso in ordine di tempo: negli sport estremi infatti sono numerose le vittime ogni anno.
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Immigranti e disintegrazione: un Natale italiano meno bianco del solito

Cattura 3

“I cuori semplici, pregando ai piedi del Presepio, vedono nel Natale una luce di speranza nella tragedia del nostro tempo. Nel mondo di oggi, tutto è frastuono e disordine; nel Presepio tutto è ordine, raccoglimento, spirito soprannaturale. Il Presepio è lo specchio di una società capace di rendere gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà.”
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The world is made out of art

Cattura 2

The world is made out of art. The way each one of us wakes up, the way we put
our feet on the ground while heading to make coffee in the morning, the feeling
of emptiness that fills our lungs through the thick morning air. Every breath in the
winter cold could be longly described by paragraphs in books, the way we perceive
spring colours could be explained only through paintings and the melancholy of
autumnal afternoons only through rough voices in slow songs.
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Comitati, commissioni e partecipazione

I nuovi rappresentanti sono stati eletti, il primo comitato è stato svolto e tutto comincia a funzionare a pieno regime. Di fronte agli occhi spiazzati degli studenti del primo, ed a quelli ormai annoiati di quelli delle classi quinte, le novità introdotte sono già chiare e sembrano suggerire a gran voce la partecipazione di tutti gli studenti. Il comitato ha infatti deliberato una schematica programmazione delle varie assemblee che svolgeremo durante l’anno: obiettivo di molti, spesso lasciato indietro. In questo programma è stato dato ampio spazio alle proposte, infatti delle assemblee saranno precedute da una raccolta di tematiche nelle classi, che consentirà ad ognuno di promuovere la sua idea, facendoci sentire tutti più vicini a questo momento.
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Ritratto di un intellettuale

così complessa rappresenta una sfida per dei ragazzi di soli 17 anni. Discutere di un artista così multiforme in così poco tempo rischia di portarci a scadere nella banalità: la banalità che sta invadendo in questi giorni i social network, la
banalità tipica di una società che si accontenta di parlare solo per sentito dire, senza conoscere. Gli anni ‘70 costituiscono un periodo buio della storia italiana: sono gli anni di piombo, gli anni delle stragi di stato e delle Brigate Rosse,
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Questo cippo non (ci) piace

Le quinte lo studiano, le “primine” lo ricordano: erano giornate convulse, quelle di fine Ottobre del ’22, e a Perugia si concentrava tutta la tensione dell’epoca. Pochi lo sanno, eppure è proprio dalla nostra città che venne diramato l’ordine: la marcia partiva, era il 27 Ottobre. Quella stessa marcia che verrà ricordata come la “Marcia su Roma”, una presa di potere che urlava: “Mussolini al governo o rivoluzione armata”.
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Il Kosovo: questo sconosciuto

Sono passati ormai 16 anni dalla fine del sanguinoso conflitto nel Kosovo – che ha contato più di ottomila morti tra Serbi ed Albanesi – e le rovine delle città, le voragini delle bombe ed i disordini civili sono un ricordo ormai lontano. Il processo di rinascita della nazione è, però, ancora molto lento; autoproclamatosi indipendente nel 2008, il Paese continua a fare i conti con problemi vecchi e nuovi: economia nei fatti inesistente, governo debole, corruzione, odio etnico, emigrazione di massa e politica strettamente legata alle scelte della comunità internazionale.
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I premi Nobel 2015

Scrivo questo articolo per tutti coloro che hanno un po’ di curiosità sulle grandi menti di oggi, ma che, una volta arrivati a casa, dimenticano – distratti dai propri pensieri – di soddisfarla. I premi Nobel sono una forma di riconoscimento a tutte le scoperte più significative dell’anno e a quelle persone di rilievo che si sono maggiormente distinte negli ambiti di: Economia, Fisica, Chimica, Medicina e Fisiologia, Letteratura e Pace.
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Non solo le scarpe lasciano impronte

Chi non è mai andato in montagna a fare un’escursione? Magari anche vicino a casa propria, addirittura trovando la neve. Ovviamente, per poter fare queste escursioni serve almeno una giacca, poichè ad alta quota si gela. Le giacche comunemente usate per la montagna sono fatte di perfluorinati o perfluorocarburi (PFC), sostanze a base di fluoro e carbonio, il cui legame è tra i più stabili in assoluto.
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Cento anni di relatività (con Alessandro Valigi)

Era il 25 Novembre 1915. Solo con i suoi pensieri, un block notes e una penna, stava Albert Einstein nella sua stanza. Erano ormai dieci anni che lavorava ad un problema complesso ed astratto, ma apparentemente semplice: l’orbita di Mercurio.Già, era proprio il primo e piccolo pianeta del sistema solare ad aver messo in crisi, ormai da tempo, la Teoria della Gravitazione Universale di Newton:

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Deathnote: il quaderno della morte

Parole, queste, che mettono i brividi solo a sentirle pronunciare. Eppure, è proprio intorno a questa frase che è stato costruito uno dei capolavori della produzione anime giapponese: “Deathnote” (il quaderno della morte). Il protagonista, Light Yagami, un ragazzo prossimo all’università, si ritrova ad essere in possesso di un quaderno. Decide così di sfruttarne
le potenzialità, cominciando ad annotarvi, in gran segreto, i nomi di criminali (che in tal modo riesce a giustiziare), per realizzare il mondo di pace da lui tanto agognato e per redimere l’umanità.
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Spectre

Aspettavo questo film da qualche mese, ed il primo trailer mi aveva già elettrizzato dall’eccitazione; essendo un grande fan sia della nuova trilogia che del regista, non vedevo l’ora di fiondarmi al cinema per potermelo godere. In questo nuovo capitolo, Bond dovrà confrontarsi con “Spectre”, un’organizzazione fantasma – che sembra essere collegata a
tutti gli avvenimenti dei tre film precedenti – capeggiata da Franz Oberhauser, un classico nemico dell’agente segreto ed uno dei primi veri antagonisti della serie, apparso per la prima volta in “From Russia with love” (1963).
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The martian

Con invenzioni come l’ipersonno e la propulsione nell’iperspazio, il mondo cinematografico ha la tendenza a far sembrare i viaggi spaziali una passeggiata. Questo
non è il caso di “Sopravvissuto – The Martian”, un thriller spaziale accattivante
e realistico in cui Matt Damon interpreta Mark Watney, un botanico della NASA
abbandonato su Marte dal suo equipaggio, dopo che una violenta tempesta li ha
forzati ad abortire la missione.
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I’m moving past the feeling, again

‘I knew it wasn’t too important, but it made me sad anyway’ – The Catcher in the Rye (J.D Salinger)

In this one simple sentence there are two big acknowledgements; the first is the acceptation of sadness, the second is the realisation of what’s causing it and the decision that it is not important. The sadness remains in some ways unjustified, but
Holden Caulfield couldn’t care less. Because he doesn’t feel the need to receive permission to feel sad, he doesn’t have to prove anything to anyone, he is sad and he’s going to say it to the world through his many filter-free dialogues.
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