La verità è morta

bufaleAnni ’90. Internet comincia la sua espansione. Si grida alla rivoluzione,
si sente avanzare il progresso: e così fu. Ora più che mai siamo capaci di sapere
tutto in tempo reale: se il nostro pizzaiolo di fiducia cambiasse nome
della pagina, noi vedremmo apparire una notifica su Facebook e se Dudù
fosse colpita da una terribile influenza, noi saremmo i primi ad essere avvisati
attraverso i tradizionali media.

Ma qualcosa, durante il processo di costruzione di questa grandissima e vastissima “superstrada” che è Internet, è andato per il verso sbagliato. Qualcosa di grande, di pericoloso: così quella grande autostrada di informazioni è diventata lo sconfinato viale dell’inganno e la verità è
stata investita, schiacciata, soppressa. Lo vediamo ogni giorno, impotenti, di
fronte a quello che è l’anti-giornalismoper eccellenza: io potrei sostenere che
Renzi sia in realtà un rettiliano massonico, ed ecco che la notizia verrebbe
condivisa, divenendo virale in pochissime ore. Perché è questo il risultato
finale, quell’ingegnosa trama che porta alla distruzione della verità. Alla gente non importa più ciò che è vero e ciò che non lo è: unico fine ambito dalla stessa è una qualche rassicurazione alle sue convinzioni, un morboso cercare conforto in quelle bugie “morte e
viventi” che, con poche condivisioni, diventano legge. Da sempre il mondo è pieno di creduloni, gente a cui non interessa altro che la propria soddisfazione interiore. Ma quando
questa diventa una grande porzione della popolazione, quando essa crede a tutto ciò che le viene propinato, allora arriviamo ad un’unica, grande conclusione: ogni bugia è importante, e la verità non è altro che un aspetto secondario. Prima di Internet l’informazione arrivava attraverso organi ufficiali di comunicazione, che verificavano e trasmettevano la notizia. Prima di internet ci bastava ascoltare l’anziano seduto alla nostra destra al cenone di Natale ed essere informato a grandi linee: ora quella stessa persona ci bombarda di e-mail e spam via chat su come il Governo italiano collabori con gli alieni o su come la Boschi sia la domestica di Marino. Nulla ha più importanza. Fonti, dati, controlli
sono passati in secondo piano: quello che importa ora è ottenere il consenso, voti di persone deboli che non posseggono capacità critica. Quello che davvero importa è creare
un popolo ignorante, passivo nei confronti della politica e dell’informazione. Oggi più che mai la gente vive senza avere un contatto con la realtà, con la verità. Ed è grandioso per
quella fascia estremista: perché non importa se in realtà un profugo riceva solamente 2 euro al giorno, a discapito dei 35 euro propinati, fritti e rifritti… non importa! Puoi essere
anche stato in grado di smontare interamente quella che era la mia tesi, il problema è che a nessuno importa! Né a me, né ai miei elettori. La verità è l’unica cosa importante. Era.

Francesco Cassano

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