Comitati, commissioni e partecipazione

I nuovi rappresentanti sono stati eletti, il primo comitato è stato svolto e tutto comincia a funzionare a pieno regime. Di fronte agli occhi spiazzati degli studenti del primo, ed a quelli ormai annoiati di quelli delle classi quinte, le novità introdotte sono già chiare e sembrano suggerire a gran voce la partecipazione di tutti gli studenti. Il comitato ha infatti deliberato una schematica programmazione delle varie assemblee che svolgeremo durante l’anno: obiettivo di molti, spesso lasciato indietro. In questo programma è stato dato ampio spazio alle proposte, infatti delle assemblee saranno precedute da una raccolta di tematiche nelle classi, che consentirà ad ognuno di promuovere la sua idea, facendoci sentire tutti più vicini a questo momento.

Il problema della scarsa partecipazione in queste occasioni, almeno in parte, ci tocca, perciò credo che il modo migliore per ovviare a questa nostra negligenza sia responsabilizzarci, darci la possibilità di gestire e di organizzare come meglio crediamo. Questa presa di coscienza è favorita dalla possibilità, per tutti gli studenti, di far parte di commissioni che si occuperanno di varie situazioni scolastiche da amministrare, novità che ha il potenziale necessario a sovvertire un po’ gli equilibri. Alle suddette commissioni spetteranno l’organizzazione di assemblee, settimana flessibile, feste d’istituto,
consulenza gestione fondi studenteschi ed apparato tecnologico scolastico. Come avrete intuito, c’è assolutamente bisogno di persone che sappiano prendere sul serio questi ruoli, che siano in grado di portare avanti un impegno, e che magari fino ad ora si sono sentiti un po’ preclusa la possibilità di partecipare. La gestione e le decisioni non sono
legate al comitato studentesco, esse sono un nostro diritto, nonché dovere: il comitato è
solo uno degli strumenti che lo Studente può utilizzare per rendersi attivo e propositivo,
per dar voce alla sua opinione. Ecco quindi che piccoli cambiamenti che non intaccano
il percorso curricolare ci rendono tutti un po’ rappresentanti, tutti potenzialmente
coinvolti; anche perché dobbiamo riconoscere di avere gli strumenti necessari: abbiamo
una rappresentanza aperta ed un collettivo partecipe, e non possiamo far altro che approfittarne. La settimana flessibile è la testimonianza della nostra maturità, e anche quest’anno vi verrà proposta: il compito di gestire tutti gli studenti noi stessi non è certo una possibilità da poco, eppure, anche questa commissione ha assolutamente
bisogno di noi. Come, d’altro canto, la nostra partecipazione in merito alla gestione dell’“aspetto tecnologico” della scuola può essere fonte di beneficio sia per l’istituto, che ha a sua disposizione volenterosi studenti per assolvere a compiti non sempre elementari, sia per noi, che possiamo anche in questo caso imparare o consolidare conoscenze già acquisite in merito. Dobbiamo essere felici di questa richiesta da parte dei nostri rappresentanti, poichè può senz’altro arricchire il nostro percorso, inserendo nel nostro bagaglio competenze che altrimenti sarebbe difficile acquisire.

Giulia Grilli

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