Preparatevi ad un anno assolutamente pieno di musica rock! In programma ci sono tanti concerti a cui poter assistere, l’unico problema sarà decidere quali. Prima, però, una descrizione generale della musica rock. Il rock è un genere della popular music che si è sviluppato nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito.
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40 Below summer
I 40 Below Summer sono stati un gruppo musicale statunitense formatosi nel 1998 nel New Jersey. La band si è sciolta nel 2005, dopo aver pubblicato quattro album e due EP. Nella loro musica erano presenti anche elementi tipici del rap ed alcune influenze jazz.
Il gruppo si forma quando il batterista Carlos Aguilar incontra il cantante Max Illidge.
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Piccolo grande Shawn
Shawn Mendes è un ragazzo di quasi 18 anni. A primo impatto sembrerebbe
uno come tanti, ma ha una particolarità. Shawn è un cantante, compositore,
chitarrista e pianista, ed ha conquistato mezzo mondo con la sua voce.
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L’uragano “Hard Rock”
A fine anni ’60, i giovani erano stanchi non solo del “da-da-umpa”, ma anche del classico rock dei Rolling Stones, Chuck Berry, Beatles e simili. Serviva più grinta, più chitarre distorte, più tecnica… insomma, serviva nuova linfa. Nel 1967, un certo afroamericano chiamato Jimi Hendrix si esibì per la prima volta al festival di Monterey, California, e – grazie alla sua innovativa tecnica chitarristica – lasciò tutti (ma proprio
tutti) a bocca aperta.
Crown the Empire: l’originalità del Metal
I “Crown the Empire” sono una band metalcore formatasi nel 2010 a Dallas, Texas. Anche se è una band relativamente giovane, ha saputo dare al suo suono un tocco molto particolare: Continue reading
Theatre of Tragedy
I Theatre of Tragedy sono stati un gruppo musicale gothic norvegese, formatosi
all’inizio degli anni ’90 a Stravanger e conosciuto principalmente per aver dato il
via al gothic, caratterizzato da influenze letterarie e da una tecnica di contrasto
vocale comprendente una voce growl ed un soprano, nominato Beauty and the
Beast (La Bella e La Bestia).
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Black veil brides: ascesa al mondo del rock
Salve a tutti i lettori del Saggiatore. E’ la prima volta che scrivo per questo meraviglioso giornale scolastico, e non avrei mai pensato che avrei scritto già da subito come capo sezione. Continue reading
I hate music
Michele Bravi, ventenne in carriera da quando ha vinto X-Factor Italia nel
2013, è riuscito, dopo circa un anno di pausa dalla musica, a scrivere un nuovo
album. La particolarità? Un album completamente in inglese.
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Excuse me while I kiss the sky
Mango, Pino Daniele, Chris Squire, B.B. King… sono solo le ultime vittime che il mondo della musica ha dovuto seppellire e non fa in tempo a metabolizzarne la perdita, che deve
di nuovo calarsi il velo nero sul viso. Continue reading
LA MUSICA SALVA
Di fronte alla scomparsa di certe personalità non si può che rimaner smarriti. Accade quando a spegnersi è una di quelle persone, rarissime, che durante la loro esistenza avevano illuminato la storia dell’umanità. Uno di questi fu sicuramente Claudio Abbado, scomparso lo scorso 20 gennaio. Umilissimo, riservato, è stato uno dei più illustri direttori d’orchestra al mondo, insignito di numerosissime onorificenze e riconoscimenti da parte di vari organismi e di diversi stati: debuttò con la New York Philarmonic e, da quel momento, la sua ascesa fu inarrestabile.
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Zu are coming back
Per chi non lo sapesse, gli Zu sono un gruppo musicale italiano attivo dal ‘97. Probabilmente non li avete mai ascoltati, quasi sicuramente non li avete mai neanche sentiti nominare, questo semplicemente perché sono una di quelle band che la nostra cara nazione ha l’onore di aver partorito ma che in un certo senso ha quasi ripudiato. Sì, visto che qui sono etichettati come musica “di nicchia”; mentre invece in tutto il resto del mondo suonano sempre di fronte ad un pubblico appassionato degno di essere definito tale.
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‘90s IN SEATTLE
Il Grunge non è un vero e proprio genere musicale, ma un movimento, una cultura, una moda. Emerso dalla scena underground della Seattle di fine anni ‘80 e inizio ‘90, ebbe un impatto enorme sulla musica, sui media e sui costumi del tempo. Avere vent’anni alla fine degli anni ‘80, citando un articolo di Gianluca Morozzi per Rolling Stone Italia, aveva un pro e un contro. Il contro è il doversi bere tutta la musica degli anni ’80 che, nonostante tutte le meravigliose canzoni che ci ha regalato, era composta (quella pop, quella che si sentiva nelle radio) da un’accozzaglia plasticosa di suoni artificiali, synth, dai primi scadenti beat elettronici e da tastiere a tracolla, salvo poche eccezioni. “Così arrivi a 20 anni col desiderio di squarciare a coltellate la tastiera a tracolla di Sandy Marton, e con il sogno di un suono nuovo che spazzi via tutta questa plastica”.
L‘ITALIA CHE EMOZIONA: L‘EMO NOSTRANO
Premessa: se leggendo “emo” vi sono tornati in mente Tokio Hotel o gruppi simili siete fuori strada, quella è stata solamente una moda che si era impadronita di un nome che non gli apparteneva. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza.
Siamo nel distretto di Washington e corre l’anno 1984. Zen Arcade, il disco cult degli Hüsker Dü è appena uscito e ha segnato un punto di rottura con il classico hardcore suonato fino a quel momento. Si vide quindi la nascita di molti nuovi modi di fare punk e uno di questi divenne quello che ad oggi è definito come “emotional hardcore”.
Quando il Punk arrivò a Bologna
Non sarà una delle città più popolate e grandi d’Italia, ma Bologna, per la sua strategica collocazione geografica e per l’alacrità dei suoi abitanti, ha spesso rivestito un ruolo fondamentale in molti settori della vita nazionale. Inoltre, il fatto di essere sede della più prestigiosa università italiana, ha fatto di Bologna una città “giovane” e quindi fondamentale nel panorama della musica “alternativa” italiana.
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