Le due facce della scuola

Il primo quadrimestre è finito, con la consueta ondata di eventi. Siamo sopravvissuti alla settimana flessibile, alla festa d’istituto e persino alle pagelle, siamo senza dubbio fortunati! Ma non culliamoci sugli allori, ancora dobbiamo affrontare altri quattro mesi di verifiche ed interrogazioni (per i più sfortunati, con i conseguenti esami). Ecco, perciò, che le interrogazioni ricominciano ad inseguire gli studenti, sollecitandoli, e così anche gli incalzanti compiti in classe.

Quest’ultimo anno sta insegnando, a me come a tutti i miei coetanei, cosa voglia dire non potersi perdere una sola spiegazione, né
rimanere indietro di un singolo paragrafo. Di questo ringrazio sinceramente i professori, che, come emerge dalla nostra esperienza, si stanno dimostrando tanto instancabili quanto noi e sempre pronti a stimolarci. Tuttavia ogni tanto, quando
mi guardo intorno con occhi diversi da quelli del “maturando tipo”, scopro che mi circonda ancora il liceo ricco di spunti che ho sempre apprezzato ed elogiato. Vedo infatti affacciarsi
all’orizzonte dei miei impegni scolastici gli incontri del collettivo, che ci tengo particolarmente a sponsorizzare. A che cosa serve studiare, impilare nozioni ed abilità in ogni materia, se poi non sappiamo come sfruttare tutto questo? I dibattiti del collettivo si propongono esattamente di raccogliere  studenti della nostra scuola interessati, che riescano a gettare le basi per un confronto costruttivo, in un clima che possa accogliere ogni opinione. In questo modo, ciò che studiamo prende vita: viene inserito in un quadro più ampio e complesso, in modo da entrare a far parte del nostro bagaglio
personale. A questo proposito, vi presento due iniziative che i nostri colleghi del collettivo stanno organizzando per noi: un dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere
ed un caffè letterario. Sul primo evento credo ci sia poco da chiarire, se non il fatto che è aperto sia a chi ha già un’idea a riguardo del nodo della discussione, sia a chi vuole acquisire gli strumenti per farsela. Spenderò, invece, qualche parola in
più sulla seconda iniziativa: il caffè letterario. Questo incontro nasce dalla volontà e dall’esigenza di uno spazio in cui parlare, tra persone più o meno edotte a riguardo, di determinate tipologie letterarie, come ad esempio – nel caso del nostro primo incontro – gli scritti di fantascienza. Il genere infatti si dimostra particolarmente interessante, in quanto
facilmente collegabile a molte problematiche di natura sociale e culturale che ci troviamo quotidianamente ad affrontare. Inoltre, per noi studenti dello scientifico, non c’è nulla di meglio che un momento di confronto su tematiche che si distaccano (almeno in parte) dalla fredda discussione riguardante materie “numeriche”. Vi lascio con questi inviti ed il sempre presente stimolo a far fruttare al massimo ciò che studiate nel nostro liceo, in modo che possa davvero arricchirvi.

Giulia Grilli

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