Zu are coming back

Per chi non lo sapesse, gli Zu sono un gruppo musicale italiano attivo dal ‘97. Probabilmente non li avete mai ascoltati, quasi sicuramente non li avete mai neanche sentiti nominare, questo semplicemente perché sono una di quelle band che la nostra cara nazione ha l’onore di aver partorito ma che in un certo senso ha quasi ripudiato. Sì, visto che qui sono etichettati come musica “di nicchia”; mentre invece in tutto il resto del mondo suonano sempre di fronte ad un pubblico appassionato degno di essere definito tale.

Questo non a caso, infatti hanno collaborato con musicisti del calibro di Mike Patton o di Buzz Osbourne (solo per citarne alcuni), e ad esempio il loro quarto disco, intitolato “Igneo”, è stato prodotto dal grande Steve Albini. Provocazioni a parte, è comprensibile che la musica del trio romano non sia di semplicissimo ascolto, difatti, sono una formazione che sulla carta potrebbe quasi sembrare jazzistica (batteria, basso e sax) ma vi assicuro che in quanto a sperimentazione e a sonorità si sono spinti davvero oltre ai generi convenzionali. Il loro sound è un misto di potenza, fantasia e tecnica davvero incredibile: ritmiche complessissime e trascinanti, armonizzazioni dissonanti e suoni distorti vanno a creare delle atmosfere uniche, a tratti molto “free” ma che sfociano anche in sonorità metal o hardcore.
Nel 2011, però, il batterista Jacopo Battaglia ha deciso di abbandonare i compagni per dedicarsi completamente a nuovi progetti, lasciando increduli i fans e facendo credere a tutti che il suo addio avrebbe segnato la fine della band. Fortunatamente questo è solo quello che il pubblico credeva, dato che gli altri due musicisti, Luca Mai e Massimo Pupillo, non si sono minimamente “arresi” e hanno continuato a tenere in vita il progetto Zu.
Ma vediamo ora la vera notizia che mi ha spinto a scrivere quest’articolo. Il 31 gennaio di quest’anno, sul sito ufficiale e le varie pagine sui social network de La Tempesta Dischi International, viene annunciata la prossima pubblicazione di un EP, precisamente l’8 aprile, dal titolo “Goodnight, Civilization” il quale verrà rilasciato in digitale e stampato su vinile in formato 12”. Il disco, registrato in uno studio di San Diego, comprenderà tre tracce, due delle quali sono inediti, mentre la terza sarà una cover dei The Residents; il tutto condito dalla presenza di Mark “Barney” Greenway, voce dei Napalm Death. C’è anche dell’altro: in questo nuovo lavoro e sicuramente nel tour estivo europeo di cui stanno per essere confermate le date, dietro i tamburi troveremo un vero virtuoso: Gabe Serbian, niente meno che il “drumming monster” dei californiani The Locust, il quale si dice sia entrato a pieno titolo nel gruppo, sostituendo Battaglia in maniera definitiva.
Che dire? Come al solito le eccellenze del nostro paese sono costrette ad emigrare per trovare i giusti riconoscimenti; nonostante questo il ritorno degli Zu ha creato molta curiosità fra gli appassionati del genere, italiani e non. Io sono fiducioso, staremo a sentire!

Simone Trequattrini

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