Sai di avere il cervello disallineato?

Il cervello degli adolescenti non può essere considerato né un cervello adulto in maturazione, né un cervello di bambino ormai vecchio: ma una realtà a sé stante. Sino a poco tempo fa, questa fase di sviluppo del cervello veniva considerata un errore biologico, un cervello pronto a metà.

Ciò è dovuto ad un semplice motivo: il cervello adolescente ha un disallineamento di sviluppo tra le proprie parti; è l’evoluzione ad aver permesso tale differenza, la quale in realtà rende il cervello altamente adattabile. Il cervello in questa fase di sviluppo ha la capacità di reagire, adattandosi agli eventi esterni e modificando le reti di connessioni celebrali. Purtroppo, questa malleabilità è una lama a doppio taglio: consente ai giovani di fare grandi passi di sviluppo nel pensiero e nella socializzazione, ma rende anche il cervello vulnerabile a malattie gravi, e la mutevolezza delle connessioni favorisce una propensione a comportamenti pericolosi. Infatti, il comportamento avventato

degli adolescenti – a volte stereotipato – non è causato dalle cattive compagnie o da altri fattori che i genitori usano come scusante, ma semplicemente dal fatto che il cervello
non si compensa internamente e per sviluppare connessioni che non esistevano magari ne taglia altre. Sostanzialmente, durante la pubertà il sistema limbico – addetto al controllo
delle emozioni – si sviluppa completamente, invece la corteccia prefrontale – la quale sviluppa il pensiero razionale e controlla gli impulsi – continua il suo sviluppo sino all’età di
vent’anni. Quindi, è ovvio che, se la parte del cervello che si sviluppa è la stessa parte che stimola le emozioni, la psiche sarà più propensa a compiere atti impulsivi.Osservando delle risonanze magnetiche di alcuni giovani, a distanza di mesi per vari anni, si è riscontrato un aumento di “bianco” nei risultati. Il ciò sta a significare che i collegamenti intercellulari si stanno mielinizzando, ovvero ricoprendo da un involucro adiposo: la mielina. La mielina ha incredibili capacità: se gli assoni, cioè i collegamenti tra la cellule, sono in un involucro di mielina riescono a trasmettere fino a 100 volte più rapidamente
e possono aumentare la frequenza di invio di 30 volte. In sostanza, la mielina rende il cervello 3000 volte più rapido nell’invio di segnali. Inoltre, i neuroni ritrasmettono il segnale arrivatogli solo se ha una certa intensità: la mielina consente l’abbassamento di questa soglia e il più facile scambio di informazioni. Quindi, un cervello sviluppato e adulto non è più grande, ma ha solamente più interconnessione e capacità di ricevere informazioni velocemente ed in modo continuato. Insomma – avvolto in una membrana spessa e resistente, circondato da una trincea protettiva di liquido e completamente
racchiuso nel cranio – il cervello è protetto dalle cadute e dagli attacchi dei predatori… E dalla curiosità degli scienziati.

Giovanni Nottoli

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