Deep web: cos’è e a cosa serve

Il Deep Web, termine inglese, identifica quella parte di internet che non si può normalmente raggiungere. Il termine stesso, infatti, può essere tradotto in italiano con la frase “Web Profondo”, a significare la non facile raggiungibilità dello stesso.

Ma cos’è realmente il Deep Web e, soprattutto, quanto è grande rispetto al web normale?
Per rispondere a quest’ultima domanda si può fare un semplice
paragone, aiutato da un’immagine. Il web normale,
ovvero quello che normalmente visitiamo, può essere
considerato come il 4% di tutto l’universo del World Wide
Web. Il restante 96% fa parte del cosiddetto Dark Web, nel
quale ritroviamo il Deep Web ed il charter web. Cos’hanno
di strano? Niente, a parte che sono il regno della privacy e
dell’illegalità. Fondamentalmente, è tutto Deep Web, ma
c’è una branca particolare (il Charter Web, appunto) nella
quale si muovono i narcotrafficanti, gli hacker, i trafficanti
di armi, gli estremisti, i pornografi (purtroppo, nel
Deep Web sono reperibili anche foto di pedopornografia).
Il Deep Web è la casa della privacy, in quanto vi si accede
mediante un software (TOR, ovvero The Onion Router)
che fa passare la propria connessione attraverso una serie
di router (o instradatore, che indirizza la connessione)
in modo tale da rendere i visitatori del Deep Web anonimi
e non rintracciabili. A cosa porta questo? Porta alla possibilità
di fare tutto ciò che si vuole senza troppi rischi.
Ovviamente, ciò sfocia anche nell’illegalità, come detto.
Per illegalità, tra le tante cose, intendiamo anche spaccio
di sostanze stupefacenti. Nel Deep Web sono reperibili
quantità elevatissime di sostanze stupefacenti, che vengono
comodamente pagate da casa e inviate con un pacco
“discreto”, che non viene perciò rintracciato. I prezzi
sono ovviamente variabili, ma c’è una particolarità: non
si paga con Euro o dollari, ma con i bitcoin (se non sapete
cosa siano, andate a fare riferimento all’articolo sui
bitcoin di qualche numero fa, ma con una correzione: un
Bitcoin non equivale a 600€ attualmente, dato che la moneta
virtuale in questione è soggetta a continue oscillazioni
di mercato. In questo periodo parliamo di circa 230€).

Fabio Seghetta

Sono un musicista, e adoro l'informatica!! Ho deciso di diventare caposezione di informatica perchè così posso scrivere tutto sull'argomento che io adoro di più. Per qualunque cosa, oltre che per inviarmi gli articoli da spedire, potete contattarmi all'indirizzo mail fabio.seghetta@journalist.com

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