Il giovane angelo con la racchetta

“Assassino di ghiaccio”, “teen angel”. Soprannomi che descrivono al meglio il carattere e lo stile di Bjorn Borg, ex tennista svedese considerato uno dei più grandi di tutti i tempi. La sua passione per il tennis nacque per caso quando all’età di nove anni ricevette in regalo una racchetta da tennis vinta ad un torneo di ping pong dal padre. Fin da giovane mette in mostra la sua grande abilità tanto che la sua carriera professionistica inizia nel 1972 alla tenera età di 15 anni quando rappresentò la Svezia alla coppa Davis dove vinse il suo primo match da professionista.

Due anni dopo, a soli 17 anni vince i suoi primi 7 titoli, che a fine carriera saranno 64.La carriera di Borg fu impressionante, non solo per il grande numero di trofei vinti ma anche per il fatto che durò solo 8 stagioni, infatti nel 1983 si ritirò a soli 27 anni a causa di una tremenda delusione  negli US open del 1982. Borg non è solo un tennista ma il mito di un epoca; con il suo stile cambiò il modo di giocare a tennis. Ogni campione che si rispetti ha sempre avuto un rivale con cui confrontarsi; nel suo caso  fu il grande campione McEnroe; la loro rivalità è entrata nell’immaginario dei tifosi per via dei due caratteri completamente opposti. Borg è infatti noto per la sua freddezza, la sua calma e la sua quasi totale assenza di emozioni in campo, al contrario di McEnroe che fin dai primi anni di carriera si distinse per la sua indole ribelle e incline agli scatti d’ira, soprattutto nei confronti di arbitri e spettatori. Nel corso delle loro carriere si sono affrontati 14 volte in un arco di soli 4 anni (tra il 1978 e il 1981),con 7 vittorie per parte. Proprio a causa di questa diversità personale la rivalità è stata definita dalla stampa “Fire and Ice” ovvero “Fuoco e Ghiaccio”. Una curiosità a questo proposito è che questi due grandi campioni non si scontrarono mai sulla terra rossa, il campo sul quale Borg era nettamente favorito. Un altro avversario epocale dell’Orso( bjorn in svedese significa orso) svedese fu con Connors( altro grande del tennis di tutti i tempi) che si può dividere un due fasi:la prima tra il 1973 e il 1978 si concluse con il risultato di 8 a 5 per Connors; nella seconda fase, tra il 1979 e il 1981 Borg vinse tutte e dieci le sfide portando il punteggio conclusivo a 15 a 8 in suo favore. Borg passò alla storia anche per aver ottenuto cinque successi consecutivi a Wimbledon ( record eguagliato solo da Federer ). Memorabile anche il suo stile; infatti lo svedese, negli anni in cui ha dominato la scena agonistica, impose standards tecnico-atletici ancora sconosciuti ai suoi avversari del tempo. In una stagione del tennis in cui, tranne pochissime eccezioni, i tennisti utilizzavano ancora racchette dal telaio di legno, Borg incluso, lo svedese fu il primo a colpire la palla con il colpo diritto costantemente dal basso verso l’alto, conferendole il cosiddetto effetto “Top-spin” mediante rotazione del polso. I vantaggi di questa tecnica di esecuzione sarebbero poi divenuti alla portata di tutti con l’avvento dei telai in alluminio e grafite e con l’allargamento dell’area del piatto corde, ma, negli anni settanta, il solo Borg riusciva ad eseguire con regolarità tale colpo. Giocava inoltre con il rovescio a due mani, all’epoca giudicato estremamente inelegante ed insieme a Jimmy Connors fu il primo a giocare ad altissimi livelli con quel colpo mostrandone tutte le potenzialità. Ma lo svedese fu anche un atleta nettamente superiore ai rivali dell’epoca. La sua preparazione fisica unita alla sua grande solidità mentale lo rendeva un giocatore dotato di resistenza e velocità fuori dal comune. Le ore passate a palleggiare contro un muro di pietre vive, con la palla che rimbalzava irregolarmente in ogni direzione, contribuirono a creare l’alone di mistero e di fascino che egli esercitava sugli spettatori dell’epoca. Da Björn Borg in poi, emerse una schiera di tennisti definiti regolaristi o controattaccanti: giocatori che non prediligevano il gioco di volo, ma che facevano affidamento sulla tenuta fisica e sulla costanza nel palleggio per indurre l’avversario all’errore, piuttosto che cercare la conclusione vincente. La nascita di questa tipologia di giocatori avrebbe poi condotto ad un’accentuata specializzazione sulle superfici, rendendo la terra battuta terreno di caccia per questa “nouvelle vague” di giocatori. Lo stile di Borg fu senz’altro di ispirazione a questo tennis meno spettacolare e più fisico, ma a differenza dei suoi successori, con le sue cinque consecutive affermazioni sull’erba di Wimbledon e le quattro finali all’US Open, lo svedese dimostrò di essere molto più che un forte regolarista. Borg curava particolarmente l’abbigliamento e la pettinatura da portare in campo; ha lanciato nel mondo la moda del look sciamanico caratterizzato da capelli lunghi, lisci e apparentemente incolti, uniti a barba e baffi pronunciati. È stato forse il primo fenomeno di divismo sui campi da tennis e il suo ritiro, avvenuto quand’era ancora ai vertici del tennis mondiale, ne ha arricchito ancor di più il mito. Per tutti questi motivi l’assassino di ghiaccio è considerato uno dei più grandi del tennis di tutti i tempi.

Alessandro Vestrella

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