Assemblee fisicamente in movimento

È già Ottobre, studenti, temevate di essere stati abbandonati dalla vostra carissima redazione? State tranquilli, siamo anche quest’anno qui a rallegrare le vostre giornate. Ogni anno ci troviamo a fare un bilancio delle elezioni dei rappresentanti
d’istituto e della consulta provinciale, e di certo non tradiremo le vostre aspettative.

L’assemblea di presentazione per i candidati alla consulta ha aperto molti dubbi nelle vostre menti di elettori e molte polemiche in quelle dei candidati. Tuttavia, nonostante l’esiguo lasso temporale dedicato alla presentazione, ogni candidato ha saputo valorizzare le sue idee. Chiariamo un concetto: vi scrivo “a priori”, cioè precedentemente all’ufficiale elezione dei rappresentanti, perciò potrei sembrare disinformata, ma vi assicuro che non è (almeno totalmente…) colpa mia! Reso chiaro questo punto, mi appresto ad esporvi una questione a mio parere un poco preoccupante. Se da un canto la grande quantità di candidati è prova della volontà degli Studenti di impegnarsi per la loro scuola, dall’altro delinea una certa “conflittualità”; siamo tutti cellule di un organismo, il nostro liceo, ed in quanto tali dobbiamo tendere ad uno stesso fine: la riuscita del nostro
percorso formativo. Perciò, sorge spontaneo un dubbio: cosa può portare degli studenti tesi a questo proposito a porsi in conflitto con altri, per lo stesso scopo? Chiaro, ogni lista propone la sua idea di rappresentanza, e di certo non intendo svalutare l’identità dei candidati nella loro individualità, ma perché ridurre la scuola ad uno scontro ideologico? Siamo giovani e, per quanto sia importante essere politicamente informati, non possiamo certo dividerci seguendo l’esempio della scena politica corrente. Il rappresentante si assume la responsabilità (spesso molto più gravosa di quanto non venga considerata) di essere il volto di 1400 studenti, e nessuno saprebbe svolgere questo ruolo senza un’effettiva passione! Quindi, mi piace pensare ad ogni anno come una nuova occasione per ognuno di noi (specialmente per i rappresentanti) di immettere il loro personale contributo nel percorso della nostra scuola. Per fare questo dobbiamo prendere atto
di quanto è stato fatto, criticarlo costruttivamente e ripartire da esso, ponendo al centro del nostro contributo idee nuove, non rivendicazioni verso quanto già svolto. Per questo, mi crea un leggero disappunto vedere che non ci sia modo di collaborare unendo i propositi e le idee, e che quindi si debba necessariamente passare al mettersi l’uno contro l’altro. Non dico questo per togliere a qualcuno la legittimità della candidatura, quanto per invitare tutti a pensare a quello che è possibile fare per rendere questo percorso di formazione il più ricco possibile. La nostra scuola ci offre molto, dobbiamo saper cogliere ed ampliare quanto proposto, essendo in prima persona attivi per adeguare questa offerta
alle nostre necessità. Concluderò anche questo mio ultimo primo articolo dell’anno per il Saggiatore ringraziando gli Studenti che popolano le nostre classi, i professori che fanno altrettanto, e tutte le altre componenti, specialmente i lettori!

Giulia Grilli

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