Bisogna informarsi

– Avete presente quando a scuola qualcuno fa casino e ci va di mezzo tutta la classe?
– Sì
– Ecco i terroristi e i Musulmani.

In questi ultimi giorni non si parla di altro che dell’attentato a Parigi del 13 novembre; mi dispiace moltissimo per le vittime innocenti che sono morte, ma la cosa che mi disturba è anche sentire e vedere la reazione di molti a questo tragico evento.
C’è chi compiange i morti, mentre altri mostrano il loro finto cordoglio attraverso post sui social network, oppure i politici che, utilizzando questo accaduto, fanno propaganda, o addirittura chi incolpa tutti i musulmani, chiamandoli terroristi.
Ma tutti i musulmani sono davvero colpevoli? Lascio la risposta a voi; io sono musulmana e mi domando solo se realmente i
terroristi fossero dei musulmani allora che senso avrebbe bombardare e uccidere i propri fratelli? L’ISIS non ha attaccato solo Parigi, ma continua tuttora a farlo in oriente, dove ogni secondo muoiono bambini, donne, uomini, anziani musulmani
che non hanno alcuna colpa e vorrebbero non avere più niente a che fare con questi ”mostri” che si dichiarano i veri credenti. Di questo, però, poco si approfondisce o se lo fanno, i morti vengono ridotti a semplici numeri di cui quasi nessuno si rende conto: infatti quando la tv trasmette durante il telegiornale le notizie di massacri continui, la società è indifferente, non le importa che quei morti innocenti e morti dall’altra parte del mare hanno lasciato una famiglia e che ognuno di loro aveva un sogno da realizzare, un progetto di vita. La parola Islam deriva dalla parola salam che vuol dire pace, e nel Corano
vi sono questi versetti contro la violenza: Chiunque uccida un uomo, che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità. (Corano, 5:32) Non uccidete la persona umana, perché Allah l’ha dichiarata sacra. (Corano, 6:151) Quindi ad un musulmano è vietato l’uccisione di innocenti e di conseguenza la gente dell’ ISIS non può essere considerata musulmana solo perché prima di fare un attentato dicono ”Allahu Akber” (Dio è il Grande). Essi utilizzano la religione solo come scusa per raggiungere il loro obiettivo: incutere timore, creare un contrasto fra l’occidente ed il mondo arabo nel quale affermare il loro potere. Analogamente è successo qualche secolo fa con le Crociate, durante le quali la religione era spesso un pretesto, ma il reale obiettivo era la conquista dei beni materiali di Gerusalemme. Machiavelli diceva sempre
che la storia si ripete e, a quanto pare, è vero, l’unica cosa che cambia è solo il contesto storico. Oggi tutti abbiamo paura, però se siamo arrivati a questo punto la colpa è di ognuno di noi; fino a quando ci sarà gente che non si informa su ciò che sta accadendo anche lontano, che si fida totalmente di ciò che viene detto dai mass media e non allarga il suo sguardo anche oltre i propri confini, allora non progrediremo mai e non troveremo mai una soluzione a questo problema globale.

Marououi Zohour

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