La vera origine del Natale

Sembra incredibile, ma superando mille difficoltà siamo già  arrivati a Dicembre, e tra pochi giorni inizieranno le vacanze invernali. Penso che, come me, gran parte di voi se ne
stia seduto sul banco a contare quanti giorni manchino al fatidico 25 Dicembre. L’aria si pervade di spirito natalizio e tutti già iniziamo a domandarci che doni riceveremo, dove passeremo le vacanze e quali delizie assaggeremo. 

Vi siete mai chiesti, però, perché ci
sia questa gioiosa celebrazione ogni anno? “Certo, per la ricorrenza della
nascita di Gesù”, sarà la risposta che quasi tutti daranno a questa domanda,
come se fosse un’ovvietà. Mi dispiace disilludervi, ma questa risposta
è errata: il Natale è una festa con radici più pagane che cristiane (ci terrei
a far presente che la vera data della nascita di Cristo non è indicata nel
Vangelo o in altri testi antichi cristiani). Una delle tradizioni che più ha influito
sul Natale moderno era quella dei “Saturnali”, periodo di festa romana dedicato a Saturno – Dio dell’agricoltura – al l’inizio dell’inverno. Secondo la tradizione, un sempreverde
veniva posto dentro le case come buon auspicio per la nuova primavera; questa ricorrenza si celebrava dal 17 al 24 Dicembre, e durante questa avevano luogo sontuosi banchetti
e scambi di doni. Un’altra festività romana si svolgeva il 25 Dicembre ed era il “Sol Invictus”, ossia la nuova “nascita”(- natalis) del Dio Sole secondo i Romani. Si dovrà aspettare
il IV secolo d.C. perché il 25 Dicembre si celebri, per gran parte dei Cristiani, la nascita di Gesù. Secondo gli Ebrei, il sole era uno dei simboli del messia profetizzato: le prime autorità cristiane, in gran parte ebree, ritennero perciò che la nascita di Gesù avvenne quel giorno. Ora, invece, vi parlerò della più famosa tradizione del Natale moderno, cioè Babbo
Natale (o Santa Claus, per i paesi nordici e anglofoni). Il suo vero nome è San Nicola, ed è il protettore della città di Bari – oltre che della Russia e di Amsterdam. Vissuto nel IV secolo in Turchia, era associato alla protezione dei bambini e dei marinai; il culto di San
Nicola si diffuse soprattutto nel Nord Europa: lì è ancora usanza donare ai
bambini dei regali o dei dolci il 6 Dicembre, ossia il giorno della sua festa
(tradizione simile a quella italiana della Befana). Come santo protettore
dei bambini, faceva sì che essi fosserobravi e che dicessero le preghiere
(forse da questo aspetto deriva la famosa “lisata dei buoni e dei cattivi”).
Dai Paesi nordici la tradizione del portatore di doni viaggiò insieme agli
immigrati fino negli USA, dove si diffuse velocemente. Con l’aumentare dell’afflusso americano in Europa, Babbo Natale ritornò nelle nostre celebrazioni e portò con sé la Coca- Cola, di cui era diventato immagine pubblicitaria e che gli attribuì gli abiti sgargianti che tutti conosciamo. Chiudo l’articolo con un caldo augurio di Buon Natale a tutti, ricordandovi che comunque – da dovunque abbia origine – rimane sempre la festa più gioiosa dell’anno e dovremmo viverlo rispettandone le tradizioni, le quali testimoniano di come numerose genti di etnia e cultura diversa siano state unite dall’armonia e dalla felicità che questa festività rappresenta.

Luca Reineke

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