HTTP/2

L’argomento di questo articolo sarà il nuovo protocollo di trasferimento delle pagine nell’Internet, tuttavia prima spiegherò che cos’è HTTP. HTTP è un protocollo utilizzato per
il trasferimento di file di ipertesto all’interno del web. Non è l’unico protocollo esistente (un altro protocollo molto diffuso è FTP), ma è il più utilizzato. HTTP è acronimo per Hypertext
Transfer Protocol; le sue origini risalgono alla fine degli anni ‘80, mentre nel 1991 è stata pubblicata la prima specifica – HTTP/0.9. In seguito, sono state implementate le versioni
successive: HTTP/1.0 nel 1996 e HTTP/1.1 nel 1999.

Attualmente la gran parte del web usa la versione 1.1. Ma come funziona questo protocollo? Funziona con il sistema di richiesta/
risposta tra il client ed il server. Quindi, possiamo dire che ci sono due tipi di messaggi: il messaggio della richiesta e quello della risposta. Nella maggioranza dei casi il client corrisponde al browser ed il server al sito visitato. HTTP ha una particolarità
rispetto agli altri protocolli del livello di applicazione, ovvero che le connessioni vengono chiuse dopo aver soddisfatto tutte le richieste. Ciò lo rende ideale per le pagine che
contengono dei link ad altre risorse, mentre comporta l’utilizzo di diversi metodi (come quello dei cookie) per conservare lo stato dell’utente. Per garantire la sicurezza dei trasferimenti del traffico sono state create le versioni sicure di questo protocollo:
HTTPS e SHTTP. Mentre SHHTP è caduto in disuso, il secondo è molto utilizzato nel web. HTTPS è un normale protocollo HTTP con la cifratura SSL o TLS. SHTTP presenta
delle lievi differenze rispetto al suo cugino, come la possibilità di essere utilizzato assieme al protocollo HTTP a causa di differenze nella cifratura. Ora veniamo alla novità: dopo più di 15 anni dall’ultima specifica, la 1.1, arriva HTTP/2. Lo scopo principale di questa nuova versione è quello di migliorare le carenze dello standard precedente. Il nuovo protocollo permette di mandare diverse richieste in rapida successione sulla stessa connessione TCP senza dover ricorrere a connessioni multiple, il client può indicare i gradi di importanza di risorse da caricare, la compressione del header (ovvero intestazione), la possibilità del server di mandare dei dati aggiuntivi senza la richiesta del client (per esempio per completare il caricamento di una pagina senza ulteriori richieste del client) e la
forma del protocollo, non è più testuale ma binario. I benefici principali sono un dimezzamento del caricamento della pagina e una sicurezza maggiore. Al giorno d’oggi soltanto 7% dei siti supporta HTTP/2. È ancora poco, ma dato che le specifiche
sono uscite soltanto nel luglio del 2015 la crescita è notevole. Per vedere la differenza nel caricamento di una pagina HTTP/1.1 e una HTTP/2 andate sul link qui sotto.

Marian Krychkovskyy

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