Embrione: scienza e riproduzione

dnaIl Regno Unito, mostrandosi sempre un passo avanti rispetto agli altri paesi europei, ha
dato il via libera all’inizio di questo mese del primo esperimento nella storia del Paese mirato a modificare il genoma di un embrione umano. L’Autorità Governativa per la Fertilità e l’Embriologia (HFEA) ha infatti, quasi un anno dopo aver autorizzato la procreazione da parte di tre genitori, dato il nulla osta a dei test mirati a comprendere meglio i primi stadi delle gravidanze, gli aborti spontanei e l’infertilità.

Gli esperimenti, curati da Kathy Niakan e dai suoi collaboratori del Francis Crick Institute di Londra, coinvolgeranno circa 30 embrioni il cui DNA verrà modificato tramite la tecnica CRISPR/Cas9, che permetterebbe di disattivare e riattivare determinati geni a piacimento. Gli scienziati ritengono infatti di aver identificato alcuni geni responsabili di varie disfunzioni e, per giungere ad una conclusione, è necessario andare a verificare il ruolo di 4 geni (tra cui il gene OCT4), disattivandoli. Questi test, già tentati dall’Università Sun Yat-sen di Guangzhou (Cina), hanno destato non poche critiche dal punto di vista etico. Essi sono visti, da alcuni, come un avvicinamento al cosiddetto “embrione su misura” e sono anche stati considerati come esperimenti di eugenetica (la selezione di tratti genetici per creare dei “superumani”). La comunità scientifica si è però detta soddisfatta, accogliendo con favore la notizia e sottolineando l’importanza dei dati che questi test raccoglieranno allo scopo di prevenire aborti spontanei ed infertilità. L’esperimento durerà 14 giorni e gli embrioni, provenienti da coppie che li hanno donati poiché in sovrannumero in seguito a trattamenti di fecondazione in vitro, non saranno impiantati in nessun paziente. In Italia, e nel resto d’Europa, questi esperimenti rimangono vietati, per via dell’attaccamento ad un’etica retrograda, legata alla dottrina religiosa e che non va al passo della scienza. Il mondo cattolico volta le spalle al progresso, rimanendo chiuso e tappandosi le orecchie. Ma il mondo va avanti e noi, come sempre, rimaniamo indietro.

Matias Cravero

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