Cyberguerre oggi

La guerra cibernetica è sempre stata, e probabilmente lo è tuttora, un episodio che sembra uscito da un film fantascientifico. Tuttavia, non è più così: la cyberguerra potrebbe toccare
ognuno di noi. La guerra cibernetica è semplicemente una contrapposizione tra due Stati nello spazio dell’Internet; solitamente, è volta verso una destabilizzazione dei sistemi
informatici dell’avversario.

Esistono delle strategie sia di attacco sia di difesa. Sono stati identificati cinque tipi di attacchi: vandalismo, propaganda, raccolta delle informazioni,
intralcio alle apparecchiature (dove c’è una comunicazione tra un computer ed un satellite), oppure attacco alle strutture sensibili. Le guerre cibernetiche sono, per fortuna,
una tecnologia di dominazione ancora relativamente nuova, quindi impiegata solo poche volte. Nonostante ciò, Internet è ormai diventato il quinto dominio della guerra – dopo la
terra, il mare, l’aria e lo spazio – secondo “The Economist”. L’importanza delle cyberguerre e delle loro conseguenze è confermata da una recente esercitazione della NATO, avvenuta
alcuni mesi fa a Tallin, in Estonia. L’esercitazione consisteva in una simulazione di una guerra cibernetica con informazioni da difendere o da attaccare. Di seguito, nominerò
alcuni casi realmente avvenuti delle guerre cibernetiche. Moonlight Maze
Probabilmente è stato il primo grande attacco cibernetico volto ad ottenere informazioni militari. E’ avvenuto nel 1999 e fruttò grandi quantità di dati militari statunitensi, come codici navali o informazioni sui sistemi di guida dei missili. Il governo degli USA ha individuatoil mainframe computer degli attacchi a Mosca. Titan Rain
Questo è un altro attacco condotto contro il governo degli Stati Uniti. In questo caso, il target non erano i dati per il controllo delle risorse belliche, bensì le informazioni legate alla produzione delle armi. Gli hacker hanno ottenuto l’accesso a diverse
reti informatiche militari, per esempio quella di Lockheed Martin (in particolare il progetto del nuovo jet F-35). La provenienza degli attacchi è stata localizzata nel territorio cinese.
Due anni dopo l’attacco, nel 2005, un istituto di ricerca sulla sicurezza nazionale statunitense ha dichiarato che la maggioranza degli attacchi è riconducibile al corpo militare cinese. Cyberattacchi all’Estonia  È stata una serie di attachi cibernetici coordinati degli hacker contro i siti istituzionali del governo dell’Estonia, nel 2007. Gli attacchi hanno avuto inizio subito dopo un inasprimento delle relazioni tra la Russia e l’Estonia, a causa del memoriale al Soldato Bronzeo a Tallin. In seguito all’attacco, molti siti del
governo sono rimasti inattivi e ci sono stati dei problemi con le telecomunicazioni e le transazioni bancarie. Secondo gli esperti, un attacco così ben coordinato non può essere stato messo in atto dalla criminalità organizzata. Inizialmente, il governo dell’Estonia ha attribuito la colpa alla Russia, ma in seguito ha ritirato le accuse a causa della mancanza di prove sufficienti. Dopo questo episodio, con l’iniziativa dell’Estonia, è stato creato
il “CCDCOE”, ovvero il “Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence”, dal quale è stata condotta l’esercitazione citata. Nel prossimo Saggiatore uscirà la seconda parte dell’articolo.

Marian Krychkovskyy

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