Batman Begins

Solitamente, quando recensisco un film, opto per quelli usciti di recente nei cinema, ma questa volta ho deciso di consigliarne uno – del 2005 – che ritengo un capolavoro: “Batman Begins”. Batman, soprannominato il “Cavaliere Oscuro”, è un supereroe particolarmente interessante, poiché differisce da molti dei suoi omologhi, i quali si affaticano nel comune tentativo di sconfiggere il male.

Infatti – al contrario di “Superman”, “Spiderman”, degli  Avengers”, degli “X-Men” e di tanti altri – Batman non possiede veri e propri superpoteri,
ma semplicemente armi sofisticate – di cui si serve nei momenti di difficoltà – ed una straordinaria forza fisica, dovuta ad un duro allenamento. Agisce, inoltre, nell’oscurità della notte, come un pipistrello avvolto dalle tenebre. Nello specifico, in questo film – nel quale viene raccontata la prima parte della sua storia e di conseguenza l’origine dell’ “uomo pipistrello” – colpisce come il regista Christopher Nolan sia riuscito a mettere ben in risalto gli ideali ed il motivo per cui un miliardario, di nome Wayne, decida di diventare Batman, il supereroe difensore della città di Gotham. Se poi si aggiunge l’eccezionale interpretazione del protagonista Christian Bale, affiancato da attori di grandissimo calibro come Morgan Freeman (Lucius Fox), Liam Neeson (Ra’s al Ghul), Gary Oldman (James Gordon), Ken Watanabe (il falso Ra’s al Ghul), Michael Cane (Alfred
Pennyworth), non si fatica a comprendere come il lungometraggio sia così entusiasmante. Sfigura però nel film Katie Holmes (Rachel Dawes), che per quest’interpretazione
ha ricevuto una nomination come peggiore attrice non protagonista, durante
l’edizione dei Razzie Awards 2005. Bisogna tuttavia sottolineare che questa è
l’unica pecca della pellicola. Il cattivo, in questo primo capitolo della trilogia,
è Ra’s al Ghul, interpretato con rara efficacia da Liam Neeson. Egli è il capo
della Setta delle Ombre, il cui obiettivo è quello di annientare le civiltà in
cui, dopo aver raggiunto l’apice dello sviluppo, esplode la corruzione. Infatti,
la setta millenaria in passato aveva fatto crollare Roma, Costantinopoli
e Londra e si apprestava a distruggere Gotham, luogo natale di Wayne, dove la criminalità e la corruzione erano giunte fino al cuore della città. Batman si oppone al disegno criminale di R’as al Ghul, che avrebbe causato la morte di molti innocenti. È così che, con le sue
ammirevoli e spettacolari gesta di coraggio, combatte i malvagi diventando un modello di giustizia per i cittadini, che iniziano a redimersi (come viene sottolineato alla fine del
film, quando viene anche presentato il futuro “supercattivo” che il “cavaliere oscuro” dovrà affrontare: il temibile Jocker).

Giacomo Crippa

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