Assemblee fisicamente in movimento

Con il mese di Maggio arrivano allergie ai pollini, caldo smisurato, frettolosi recuperi in extremis, assemblee di classe improvvisate, e quelle d’istituto, un pochino più organizzate.

Parliamo, quindi, della color run Sappiamo tutti (o quasi, data l’elevatissima partecipazione) che il 7 Maggio scorso si è svolta un’assemblea itinerante, partita dal Santa Giuliana. Il proposito era quello di svolgere un’assemblea a scopo di beneficenza,
con attività coinvolgenti, e la partecipazione di parecchi istituti, in corrispondenza della giornata dedicata a “Diversamente creativi”. Tutto sommato, lo studente medio non è tanto masochista da indursi la riflessione, piuttosto ovvia, sull’utilità della polvere pigmentata o della corsa, soprattutto dopo che le nubi colorate gli hanno strappato anche l’ultimo dei neuroni, unico superstite del penultimo compito di chimica o dell’interrogazione di latino. Perciò, la proposta allettante viene accolta immediatamente, per permettere alle scuole di raccogliere fondi per l’associazione Chianelli, destinataria delle nostre donazioni. Questa scelta non comporta, però, pochi
dissensi: il professore che deve finire il giro di interrogazioni, quello che si trova a dover rimandare la spiegazione, ma, differentemente dalle altre assemblee, in questo caso si uniscono anche voci che contestano l’assemblea non dal punto di vista del
tempo sottratto alla scuola come apprendimento frontale, ma da quello dell’assemblea stessa, reputata inadeguata ed indegna. Se a ciò sommiamo il fatto che le strade dopo la color run non sono state, evidentemente, adeguatamente pulite, provocando
così piccoli incidenti ad alcuni malcapitati in motorino, i contro cominciano ad emergere. Le assemblee sono momenti che è costato molto conquistare a fin troppi studenti, perciò si
prova a cogliere le occasioni migliori ed i modi più adatti di sfruttarle. E’ senz’altro interessante l’idea di svolgere assemblee con così tante scuole, come momento di scambio, e d’altrettanto difficile organizzazione (pertanto, ringrazio i rappresentanti,
che immagino ancora sommersi da polveri colorate). Il mio invito a tutta la scuola è quello di dimostrare tanto entusiasmo e partecipazione anche alle assemblee un po’ più (fisicamente, ma non mentalmente) statiche. Si può capire di essere interessati
a tanti aspetti del confronto con gli altri studenti, a tante tematiche, e l’essere noiosa non è assolutamente una prerogativa dell’aggregazione tra studenti, perciò non vedo come possa essere pensato. Ovviamente, questa è stata l’ultima assemblea dell’anno, perciò ho voluto concludere con questo invito per il prossimo, nella speranza che le proposte offerte riescano a
soddisfare le vostre aspettative, o che almeno vengano vaiate.

Giulia Grilli

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