Sulla scienza dei supereroi

Nei fumetti che più hanno segnato/segnano la nostra attività di lettura, molti personaggi sono dotati di capacità sovraumane, di appunto, super poteri. Ed è normale che, crescendo con questi modelli di vite straordinarie, ne siamo tutti affascinati dalle loro abilità, speranzosi di averle un giorno in un futuro lontano.

Chi tra i birbantelli, durante l’estate è andato in una spiaggia affollata piena di bei turisti e non ha desiderato di avere la vista a raggi X ? Oppure, quando la mattina correte lungo la discesa del Galilei per non fare tardi e cadete rovinosamente davanti ai vostri compagni, dilaniandovi sia le ginocchia sia la propria reputazione, non pensate che sarebbe tutto meno doloroso se potessimo rigenerarci in fretta ? Beh, queste, assieme ad altre incredibili abilità, nonostante sembrino tutte molto appetibili, in realtà sono qualcosa che nessuno di voi vorrebbe avere. Infatti, nonostante rappresentino un avanzamento rispetto la vita di un essere umano, ciò con cui noi dobbiamo fare i conti, e gli eroi dei fumetti no, sono la fisica e la chimica, che rendono il tutto “mooolto” più triste di quanto lo sia nelle storie di Superman o Wolverine. Diversi poteri riconducono a diverse cause d’inefficienza nel mondo reale; ho selezionato quindi proprio i due poteri menzionati, rispettivamente di Superman e Wolverine, da smontarvi e farvi capire che in realtà non li desiderereste per nulla!

Superman – Raggi X

Prima di illustrare le possibilità di questa capacità e se effettivamente è un bene possederla, capiamo cosa sono i Raggi X; essi sono un tipo di radiazione elettromagnetica, alla stregua dei raggi di luce visibile, che però avendo una lunghezza d’onda minore della luce, non possono essere osservati ad occhio nudo. Per produrre raggi X, si utilizza comunemente un apparecchio chiamato Tubo di Coolidge. Questo strumento ha due parti importanti: Catodo e Anodo. Il catodo è riscaldato da un generatore, emettendo così una grande quantità di elettroni che sono attratti dall’anodo. Quando in contatto con l’anodo, l’energia contenuta negli atomi di questo si trasferisce agli elettroni, che accelerando, emettono onde elettromagnetiche. Tali onde colpiscono un disco metallico contenuto nell’anodo: nell’impatto l’energia cinetica che avevano acquisito si trasforma in calore (per il 99%) e in radiazione X (per l’1%). Questa passerà una serie di filtri e dopo un certo tempo raggiungerà il paziente, dietro al quale vi sarà una
“lastra” che servirà a registrare le radiazioni attenuate dopo aver colpito il corpo biologico, fornendoci la tanto ambita immagine. Ora, la domanda lecita quindi è: ma questo potere è possibile ? La produzione di raggi X in sé, al di là delle origini aliene di Superman, ammette che dentro al corpo dell’utilizzatore ci sia una strumentazione come quella del tubo radiogeno. Però, ammettendo che Superman abbia questo organo così bislacco, in relazione a quanto sappiamo sulle radiazioni in questione, due saranno le limitazioni: in primis, l’esposizione frequente a questo tipo di radiazione è cancerogena; il che vuol dire che sareste delle macchine genera tumore ambulanti; inoltre, va aggiunto che, affinché la lettura radioattiva avvenga, è necessaria una lastra o uno schermo che riceva le radiazioni attenuate dallo scontro con il corpo biologico, al fine di poter interpretarne la struttura interna. Quindi, come potete vedere, sarebbe un potere inutile e pericoloso, che sicuramente nessuno vorrebbe avere.

Wolverine – Autorigenerazione Velocizzata

Ora, prima di parlare del potere in sé, cercheremo di capire se è possibile l’esistenza di qualcuno con un’alta capacità rigenerativa, a partire dallo studio del metabolismo basale umano e delle cellule staminali di un uomo. Per metabolismo basale (MB), si intende la quantità di energia che un corpo umano necessita per mantenersi in funzionamento, principalmente durante lo stato di riposo. Il metabolismo è responsabile del 60-70 % del consumo di calorie giornaliero, che ingloba l’energia sufficiente per mantenere in uso il cuore e la respirazione polmonare tra i vari altri processi. Per cellule staminali invece si intendono quelle cellule che riescono a generare le cellule del sangue e di tutti i tessuti che esistono nel corpo umano. In altre parole, sono le cellule che hanno la capacità di trasformarsi (a secondo della loro potenza) in altre tipologie di cellule; esistono attualmente (in una divisione sintetica) due tipologie di cellule staminali: quelle embrionali che appartengono all’embrione e inaugurano lo sviluppo di tutti i sistemi e gli apparati del futuro individuo; e quelle adulte, ovvero quelle dei tessuti già sviluppati dell’uomo adulto, e quindi specializzate nella rigenerazione di quell’esatta tipologia di cellule. Detto questo, ritornando alla domanda iniziale, sarà possibile quindi, che un individuo abbia le capacità rigenerative di Wolverine ?
La risposta, purtroppo, è no. Infatti, affinché ciò sia possibile, un individuo dovrebbe essere fatto completamente da cellule staminali, che gli conferirebbero una rapidissima risposta di rigenerazione alla lacerazione dei propri tessuti. Per quanto riguarda inoltre il suo ipotetico metabolismo basale, si osserva che generalmente un feto che possiede al massimo 3 kg (e che è nel suo più alto livello rigenerativo grazie all’azione delle cellule staminali embrionali), richiede circa 300-500 kcal per mantenere questo processo in atto; un uomo adulto pesa in media 70 kg e ciò significa, facendo un paragone, che per avere quelle capacità rigenerative egli dovrebbe avere un apporto calorico giornaliero di circa 11.600 kcal. Pertanto potete concludere che, affinché qualcuno riesca ad avvicinarsi minimamente all’abilità del mutante dal cattivo umore (alla fine la capacità rigenerativa di un feto non è nemmeno vicina a quella di Wolverine che esce illeso da un’esplosione) dovrebbe consumare moltissime quantità di cibo giornalmente: per renderlo in numeri, l’apporto di carboidrati o di proteine sarebbe di circa 2,9 kg. Questo significherebbe anche che alla fine del mese, se Wolverine esistesse veramente, peserebbe ben oltre il quintale e probabilmente sarebbe già morto di soffocamento per tutto il cibo fagocitato.

Detto questo, potete ora autonomamente capire il perché nessuno di noi vorrebbe essere, nel mondo reale, come Superman o Wolverine. Fatto sta che i loro sono solo i primi di una lunga serie di poteri assurdi nel mondo reale; ma ciò non toglie che siano dei miti e che, assieme a tutta la restante fantascienza, abbiano da sempre ispirato i moderni scienziati a trovare modi sicuri (non sempre) per trascendere i limiti dell’essere umano. Un giorno, probabilmente, saremo in grado di volare senza l’aiuto di macchine o di autorigenerarci in fretta; sicuramente lo dovremo a qualche bambino che, non perdendo la speranza di emulare il suo eroe preferito, è diventato uno scienziato, e magari è riuscito a mostrare l’accesso a tutti al mondo dei super eroi grazie alle sue scoperte

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