Accesso programmato: un ostacolo che si fa ancora più grande

Eccoci di nuovo qui, che ci avviciniamo alla fine di quest’altro anno scolastico. Come sempre molti se ne andranno e molti altri (troppi forse, a questo giro) arriveranno. Per coloro che, purtroppo o per fortuna, sono al termine degli irripetibili cinque anni di liceo, incombe una scelta fatidica: cosa fare una volta fuori? La questione (anche se sembrerà fatalistico detto così, ma forse un po’ lo è) determinerà quello che poi sarà il decorso della nostra intera vita, quindi andrebbe ragionata e ben ponderata con tutta la calma e la serenità del caso, almeno in teoria.


Almeno in teoria perché il Ministero dell’Istruzione la pensa in maniera un po’ diversa. Infatti da quest’anno il test per l’accesso programmato alle università è stato spostato da settembre ad aprile; quindi tutti gli studenti che intendono affrontare il test sono stati costretti a portare avanti lo studio del quinto anno e la preparazione al suddetto test contemporaneamente. Le facoltà in questione sono: Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, Architettura e Medicina Veterinaria (mentre il test per la laurea in professioni sanitarie è rimasto a settembre, e per la precisione il 3). Cosa ha dettato al Ministero la malsana idea di decretare disposizioni così folli? La risposta è legata principalmente all’assegnazione di cattedre, che ovviamente va fatta in seguito alla presa visione del numero di iscritti. Chiaramente un mese è troppo poco, quindi hanno provveduto bene a prendersi qualche tempo in più senza pensare che il peso che grava sugli studenti, così facendo non è per nulla indifferente, ma al contrario è piuttosto significativo. Tuttavia qualche notizia “positiva” c’ è: i posti per l’ammissione a Medicina e Chirurgia sono stati portati dai 118 iniziali (per gli studenti comunitari) a 148 per la sede di Perugia e da 60 a 75 per quella di Terni. Ampliando il discorso a tutta Italia, i posti sono passati da 8073 a 9983 per Medicina e Chirurgia, da 632 a 774 per Medicina Veterinaria, da 787 a 949 per Odontoiatria e Protesi Dentaria; mentre per Architettura i posti sono rimasti invariati a quota 7621 (78 per Perugia per Ingegneria Edile e Architettura). I posti per Medicina potrebbero sembrare molti, ma si è stimato che ad entrare saranno soltanto uno su sette, a causa del grande numero di candidati, nell’ordine dei sessanta mila. La difficoltà dei test in questione e l’avversione del Ministero non sembrano tuttavia aver scoraggiato molti maturandi della nostra scuola (me compreso) i quali sono ancora determinati ad essere ammessi a questi corsi di laurea. Auguro buona fortuna a tutti voi che siete nella mia situazione, sperando che possiate rientrare nel numero prestabilito!

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