La settimana flessibile che vogliAmo

Possiamo affermare che la settimana flessibile è diventata ormai un momento tradizionale, estremamente partecipativo, che ha raccolto consensi sia in tutta la scuola sia all’esterno, ma complesso dal punto di vista organizzativo. Quest’anno, molto di più degli anni passati, i corsi presentati sono stati numerosissimi e hanno ricoperto ogni ambito, in modo da fornire svariate alternative anche ai gusti più difficili, testimoniando la partecipazione dell’intero istituto.

I complimenti da professori e studenti hanno nettamente superato le lamentele. Lamentele causate da alcune situazioni di malcontento per mancate o incomplete registrazioni. La modalità di presentazione dei corsi e la relativa iscrizione era particolarmente intuitiva: una volta presentato il corso e descritte le modalità di svolgimento è stato inserito nella pagina di registrazione; a questo punto ogni studente aveva il semplice compito di selezionare i corsi preferiti tra quelli proposti (soltanto uno per fascia). Tuttavia il sito web non è stato pagato, come nei precedenti anni, ma è stato programmato da dei ragazzi della scuola perciò siamo stati costretti a far fronte a piccoli problemi che hanno reso più complesse le iscrizioni. Proprio per questo i primi due giorni di registrazioni sono stati soltanto di prova e non sono potuti essere considerati. Da quel momento in poi però sono partite le registrazioni vere e proprie. Il sito doveva essere attivo all’incirca per una settimana, ma per necessità i tempi sono stati dilatati, offrendo a tutti la possibilità di registrarsi con calma. Naturalmente coloro i quali non si erano iscritti (e non hanno espresso preferenze neanche durante i giorni subito precedenti alla settimana, quando ne era stata data la possibilità) sono stati assegnati ai corsi con meno partecipanti per riequilibrare i numeri e non sempre hanno approvato questo smistamento tuttavia necessario. Ecco delle piccole recensioni di ogni corso per far conoscere a tutti quanto l’assortimento sia stato straordinariamente vario e interessante.

La vasta gamma di proposte del cineforum innanzitutto ha ricoperto moltissime tematiche. Partendo dalle più attuali, come quelle di psicologia adolescenziale, quali “Cosa ti dice il cervello?” e “The painfulness of growing up”, quest’ultimo interamente in lingua inglese; passando per alcune già discusse, ma mai ripetitive, come quella dei disturbi mentali, nei corsi “Disturbi mentali nel cinema” e “Dentro le proprie mura”; per arrivare a quelle più distese, ma specifiche, come nei casi di “Eroi Marvel e DC”, film di entrambe le aziende cinematografiche, “Il medioevo nel cinema”, film con ambientazione medievale, o “Evangelion Days”, atto alla sensibilizzazione verso il mondo anime. Senza dimenticare però corsi come “Analisi dell’animo umano”, riguardante le variegate accezioni dell’animo umano nel quotidiano; “Degrado nelle società fittizie”, concernente le illusioni delle società attuali, “Satira e grottesco”, inerente un’interpretazione più profonda del cinema comico, “Il Matrix e Platone”, che ha offerto una rivisitazione moderna del ben noto mito platonico della caverna, e “Giù al nord”, proiettato in lingua francese, per affrontare il tema dei pregiudizi nelle diverse zone della Francia. Inoltre è stata proposta una discussione su una delle saghe fantasy migliori di sempre: Il Signore degli Anelli.

Anche il Nuntius ha contribuito in larga parte ai cineforum, proiettando in totale otto film molto interessanti, uno per fascia e spaziando in tutti i campi. Naturalmente è irrilevante dire che la visione di questi film è caldamente consigliata per chi non l’avesse fatto.
Dalla proposta di temi che possono creare una certa discrepanza di opinioni quali matrimonio omosessuale, aborto, eutanasia, legalizzazione sono nati i dibattiti oggetto del corso “AttivaMente”, finalizzato a creare una situazione di confronto, supportata dalla documentazione grazie a visualizzazione di video. Altri corsi incentrati su dibattiti strutturati su temi molto attuali sono stati “L’immagine femminile nella pubblicità” e “A medal called drugs: the two faces “.
“Missione sorriso”, come “Viviamo in positivo” sono dei corsi a scopo ludico ma che hanno alle spalle una morale importante, come anche “Nozioni di primo soccorso”. Questi primi due corsi hanno riproposto infatti i vari intrattenimenti presentati dalle associazioni che svolgono clown terapia con i bambini negli ospedali. Questo tipo di attività si è rivelata come negli anni precedenti ben organizzata riscuotendo grande successo.

Per gli appassionati di musica sono stati proposti corsi che prendevano in esame vari generi, a partire dal corso dedicato al cantautore de André fino a “Our band could be your life!”, attenta analisi della scena della musica indipendente Hardcore Punk dagli anni ‘80 al ‘94, passando per “Space Tracks” che si è concentrato sulla musica elettronica.
Per tutti gli amanti dell’attività fisica abbiamo sfruttato del tutto la nostra palestra: sono stati proposti infatti corsi di danza, che cercava di raccogliere vari e diversi generi pur rimanendo ad un livello accessibile a tutti, di basket, che ha accolto appassionati per un confronto diretto sul campo, tennis e volano, che hanno combinato giocatori ormai abbastanza esperti con principianti ed infine autodifesa, dove sono stati impartiti insegnamenti di base di arti marziali.

Il Collettivo Nuntius ha proposto numerosi corsi sia su tematiche di attualità come quello organizzato da Giovani Musulmani d’Italia a proposito dell’integrazione, “La scuola che vogliAMO” riguardante le problematiche dell’istruzione italiana, “B(L)ACK in the days”, atto a sensibilizzare alla tematica del razzismo, “Ciclomobilista non per caso” finalizzato a metterci a conoscenza dei mezzi di trasporto alternativi, “L’Italia letta attraverso la costituzione” e “ME-MMT: Mosler Economics- Modern Money Theory”, dove è stata illustrata una moderna teoria economica di grande importanza per capire le radici della situazione di crisi che stiamo attraversando. Troviamo anche “Ambiente: la matrice della vita”, “Amore: l’altra faccia della medaglia”, “Parliamo di noi: relazionarsi a scuola” e “As you like it”, laboratorio teatrale e di creatività. Nei corsi organizzati dall’associazione Monimbò è stato effettuato un breve viaggio alla scoperta delle origini e della produzione del caffè e del cacao mentre i corsi “Una fame da sportivo” e “Corso di bellezza” hanno trattato con approccio scientifico e partecipativo tematiche tipiche della nostra quotidianità.

In onore del nostro Liceo sono stati proposti corsi per gli amanti delle discipline scientifiche come “La chimica a fumetti”, “Matematica olimpionica”, “Breaking bad-room” e “Python – Corso di programmazione di base”. Tuttavia non sono mancati corsi che possiamo definire più “leggeri” seppur formativi come “I signori del calcio”, “Otherworlds”, per avvicinarci al mondo dei Manga, “Passione motori 2.0”, che si è proposto di mettere in funzione un vero motore montato durante la settimana, “Gamers’ evolution” per far conoscere meglio i videogiochi e la loro storia, il corso di lingua portoghese, “Eu adoro o portoguês”, “Animation is emotion”, sulla storia e la realizzazione dei film animati, “De Agricoltura”, corsi di calligrafia, pirografia, storia dell’arte “Dall’impressionismo alla body art”, e “Idee per il futuro” finalizzato ad indirizzare lo studente verso la sua futura strada. Tra questi corsi c’era anche “How to magic”, dove, chi ha avuto il piacere di partecipare, ha potuto essere sbalordito, dalla bravura dei ragazzi che hanno tenuto il corso attraverso trucchi di magia con carte, bicchieri e cappelli. I corsi più ricercati includevano “Perifrasi astronomiche nella divina commedia” e “Il transumano e il cibernetico visti in chiave filosofica”, che hanno offerto ai partecipanti nuove prospettive filosofiche, abbattendo le barriere che siamo soliti utilizzare per dividere le materie.

In conclusione ci sentiamo in dovere di ringraziare tutti coloro che hanno collaborato al fine di mettere in piedi questo progetto. Non tutti sono consapevoli di quanto tempo necessiti l’organizzazione della settimana in questione. Vorremmo ringraziare tutti i referenti dei corsi, i quali si sono impegnati per rendere le loro ore interessanti e produttive; gli addetti all’info-point, che hanno rischiato un esaurimento nervoso a seguito dei danni causati dalle molteplici e simultanee richieste da parte di alunni insoddisfatti, e i collaboratori dell’info-point che hanno percorso in lungo e in largo tutta la scuola, raccogliendo appelli e cercando di capire dove fossero alcuni alunni scomparsi (che poi sono risultati essere in altri corsi abusivamente).
Vanno ringraziati i due volenterosi ragazzi che hanno creato entrambi i siti, senza i quali nulla sarebbe stato possibile.
Hanno assunto un ruolo fondamentale anche i professori, in quanto responsabili di alcuni corsi e avendo contribuito a garantire l’ordine; ma hanno anche interagito con gli studenti, spesso partecipando a dibattiti, discussioni e spiegazioni. Un encomio va al Nuntius, che è stato estremamente attivo proponendo numerosi corsi e aiutando nelle faccende strettamente organizzative; il Saggiatore si è munito di reporter pronti a passare di corso in corso per scattare foto, fare video, recensire e raccogliere le opinioni di studenti e professori.
Ultimi per ordine ma di certo non per importanza vengono i nostri Rappresentanti d’Istituto e della Consulta, i quali hanno svolto tutte le attività sopra elencate e coordinato tutta gestione della settimana; hanno ponderato scelte etiche non indifferenti, come spesso accadeva alla richiesta del famigerato “timbro per il cambio di corso”; hanno passato ore di fronte al computer per due interi mesi per interi pomeriggi passati a scuola (alla conclusione dei quali venivano fisicamente cacciati dall’edificio), e sere (e notti) nelle proprie case o in quelle di qualche gentile ospite, alle prese con la modulazione delle iscrizioni fallate o mancanti ecc ecc…
Grazie e complimenti davvero a tutti, è stata una settimana estremamente formativa in tutti i sensi, che nel complesso non ha deluso le aspettative né di studenti, né tantomeno di molti professori.

Giulia Grilli

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