# GLND

Come di consuetudine la festa del Galilei si pone su un livello decisamente superiore rispetto a quello delle altre scuole grazie anche a vari elementi a suo favore. La superiorità si esplicita già dalla descrizione dell’evento, che ha la straordinaria capacità di fomentare gli studenti e stabilire a priori lo standard che la festa garantisce. I postumi, il pluricitato hangover, arrivano a diventare parte integrante dell’esperienza mistica che l’individuo ha avuto occasione di sperimentare durante la nottata precedente.

Ma alla fine cos’è questo Galiland, Pattol o Omega che sia, se non una folla di persone che faranno della festa la serata più attesa dell’anno? Persone che si rovineranno la reputazione e bellissimi galileiani che guarderanno con aria di superiorità gli studenti delle altre scuole? Il fatto che la Nostra Festa sia diventata una tradizione la pone come un traguardo che scandisce periodi scolastici e festivi. Si registrano addirittura comportamenti straordinari del galileiano DOC, che prende la decisione di evitare eccessi fino al tanto atteso giorno della festa per antonomasia, in modo da rendere ancora più memorabile l’evento. C’è dell’incredibile nel fatto che le altissime aspettative create dall’attesa e dallo spam pubblicitario dell’evento non vengano mai deluse, ripagando lo studente delle sue ricreazioni passate a fare la fila al freddo al “banchetto” per avere la sua prevendita. Anche quest’anno l’evento ha raccolto numerosissimi consensi, la partecipazione è stata alta ed estremamente varia. Perché c’è anche da riconoscerci il merito di indurre gli studenti delle altre scuole a mettere da parte le rivalità per partecipare alla Festa del Galilei, come anche quello di includere molti ex liceali e neo universitari.

Giulia Grilli III D
Chiara Gargaglia III G

Giulia Grilli

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