Mercatino del libro usato, considerazioni

I più anziani del Galilei hanno sentito parlare del “Mercatino del libro usato” per anni.

Il progetto è stato realizzato per la prima volta quest’anno, con risultati insperati, infatti sono stati venduti libri per un valore che supera i 1000 euro, con un guadagno non indifferente, ottenuto interamente attraverso donazioni volontarie.

Tuttavia, circa la metà dei libri presentati dai venditori si è rivelata invendibile proprio perché le edizioni sono state aggiornate negli ultimi anni sia a causa del “riordino” delle sperimentazioni della Riforma Gelmini, sia per il DL 112/08 che decretava l’adozione di libri misti o digitali a partire dal 2014.

L’analisi dei dati raccolti durante l’estate suggerisce che l’idea del Mercatino sia stata gradita dalla maggior parte degli utenti, ma che abbia presentato qualche difetto nella comunicazione e qualche problema per quanto riguarda la data di svolgimento.

I risultati della vendita, invece, ci forniscono dati sui libri più acquistati dai ragazzi che sono per la maggior parte i testi di Filosofia, Storia dell’Arte e Storia e che soprattutto i ragazzi degli ultimi anni hanno trovato utile acquistare libri usati anche di edizioni precedenti a quelle richieste.

Come già spiegato inizialmente il Mercatino, oltre allo scopo pratico di far risparmiare denaro alle famiglie, aveva l’obiettivo di proporre un ponte di comunicazione tra studenti della stessa scuola che non si limitasse ad un mero scambio di testi ma fosse in realtà scambio di opinioni sui libri, consigli , idee.

Il messaggio che questo progetto vuole comunicare è uno ed è semplice, forse un po’ dimenticato o forse semplicemente sottovalutato: l’esempio è una forma di comunicazione diretta ed efficace, molto più delle parole o delle idee che ci sono dietro.

L’esempio è davvero il modo migliore per rendere evidente quali siano le reali possibilità che abbiamo per migliorare la vita scolastica.

È proprio con queste parole, di cui ormai l’utilizzo viene definito abuso o ridondanza o inutile iterazione, che io, a nome di quelli che hanno creduto nel progetto, mi prendo la libertà di scrivere che vogliamo che dall’infima idea di un Mercatino e dalla sua realizzazione rinasca quello spirito sincero che alle parole fa seguire un esempio.

Piergiorgio Rayme

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